Giappone - aperto al turismo
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Maggiori Informazioni: Visto Turistico

Il Governo del Giappone ha annunciato che, in coincidenza con le Olimpiadi del 2020, lanceranno un sistema di visto elettronico (eVisa) nell'aprile 2020. Ciò significa che i turisti provenienti da paesi che in precedenza avevano richiesto un viaggio all'ambasciata o al consolato giapponese, ora sono in grado di elaborare il loro visto elettronico completamente online.

Per provare il sistema prima dell'inizio della stagione olimpica del 2020, il governo giapponese ha annunciato che offrirà inizialmente il visto elettronico ai cittadini cinesi.

I viaggiatori che utilizzano il programma eVisa fanno la richiesta e pagano una tassa online, quindi ricevono il visto elettronico via e-mail prima di recarsi in Giappone. Sì, è così semplice.

Il visto elettronico è un documento ufficiale che consente l'ingresso e il viaggio all'interno del Giappone. I candidati riceveranno i loro visti via e-mail dopo aver compilato il modulo di domanda con le informazioni necessarie e una volta completato / verificato il pagamento con carta di credito online.

Documenti Necessari per la Domanda
  • Foto del Richiedente

  • Scansione Dettagli Personali Passaporto

  • Ultima Pagina del Passaporto (ove applicabile)

Istruzioni Importanti
  • I candidati possono entrare in Giappone in qualsiasi data entro il periodo di tempo indicato sulla validità del visto elettronico.

  • Il richiedente deve portare con sé una copia del visto elettronico giapponese al momento del viaggio.

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Questions?

Negli ultimi anni il Giappone sta avendo un grande successo fra i turisti di tutto il mondo. Sono in molti che decidono di prendere un volo per la terra del Sol Levante, magari per visitare Tokyo o l’antica Kyoto. Il Giappone però è molto più di questo.

Partendo dalla regione dell’Hokkaido, l’isola più grande della penisola giapponese e caratterizzata da paesaggi innevati in inverno e splendide foreste verdi in estate.

Qui si trova il parco nazionale Shiretoko, con le cascate Kamuiwakka dove hanno origine anche delle sorgenti termali naturali, le acque azzurre dei laghi Shiretoko e le pendici verde smeraldo del monte Rausu, senza contare la sua ricca fauna composta da aggraziati cervi shika, regali gru della Manciuria, aquile, volpi rosse e infine gli orsi. Non è un mistero che questo parco sia stato dichiarato patrimonio UNESCO.

La più grande città dell’Hokkaido è Sapporo, che con il fascino di qualsiasi città giapponese possiede attrazioni come il parco a tema Shiroi Koibito, il parco Odori dove ogni anno a febbraio si festeggia il Snow Festival con le celebri statue di ghiaccio raffiguranti esseri mitologici o anche personaggi degli anime e manga, la torre televisiva dove poter godere della vista dall’alto della città e infine il quartiere commerciale Susukino.

Ed è a Susukino che si trova la caratteristica Ramen Yokocho, una lunga via costellata solo da locali dove si prepara il ramen, un piatto tipico giapponese che trova le sue origini proprio a Sapporo.

Una tradizione giapponese molto conosciuta anche all’estero è sicuramente l’hanami, che consiste nel godere della fioritura dei ciliegi durante la primavera. Ma se vi dicessimo che esiste anche una tradizione autunnale molto simile? Il “momijigari” è una tradizione simile all’hanami ma legata alle foglie degli aceri giapponesi che in autunno si colorano di rosso rubino ed il luogo migliore dove poterle osservare è nell’altopiano Hachimantai, nella regione di Tohoku.

L’altopiano Hachimantai, dove si trova anche l’omonimo parco nazionale, è un luogo di bellezze incantevoli che, durante l’autunno, è la meta ideale per lunghe escursioni fra i boschi e colori caldi delle foglie, oppure lungo le rive dello stagno smeraldino Hachima-numa.

Spostandoci a Chubu, invece, rivivremo l’antico Giappone. Come nel castello di Hamamatsu immerso fra bellissimi alberi e la città di Nagoya con l’omonimo castello dai muri candidi e animali d’oro che troneggiano all’entrata.

Ma Chubu non possiede solamente meraviglie antiche da sfoggiare, ma anche uno dei monti più famosi al mondo: il Monte Fuji. A ridosso dei cosiddetti Cinque Laghi, le vette innevate del Monte Fuji rappresentano una meta irrinunciabile per godere di una delle meraviglie naturali più maestose e belle del mondo.

Il nostro viaggio lungo il Giappone antico finisce nella regione del Kansai, considerata la culla della cultura giapponese. Con la città di Nara che non è solo sede dell’omonimo parco dove i cervi convivono pacificamente con gli umani ma anche del tempio Horyuji, patrimonio UNESCO, oppure il tempio di Todaiji con la statua di Buddha.

L’antica capitale giapponese Kyoto è sicuramente un gioiello di rara bellezza. Una città in cui si respira a fondo la storia giapponese e con meraviglie architettoniche uniche al mondo, come il famoso tempio dorato di Kinkaku-ji o il santuario di Fushimi Inari-taisha la cui entrata è costituita da una lunga fila di caratteristici torii, porte di legno rosso, mentre la foresta di bambù Arashiyama sembra uscita da un libro di fiabe.

Facendo un balzo nel presente, ci si ritrova invece a Osaka. Una città diameralmente opposta a Kyoto, con le sue vie illuminate da coloratissime insegne, i centri commerciali lungo la baia di Osaka e l’Acquario Kaiyukan o ancora il particolarissimo Umeda Sky Building con l’osservatorio e numerosi ristoranti.

Spostandoci nel Kanto, invece, è impossibile non parlare della capitale Tokyo. Ci vorrebbe un intero articolo solo per parlare di questa capitale che sembra proiettata nel futuro, fra treni ad alta velocità e grattacieli. Potremmo riassumere Tokyo nei suoi sfaccettati quartieri percorribili grazie all’efficiente rete ferroviaria: dal quartiere “vecchio” di Asakusa con i suoi svariati luoghi di culto fra cui il tempio di Senso-ji, il bellissimo parco di Ueno con l’omonimo e popolare zoo, la vita notturna di Roppongi e il famoso incrocio di Shibuya, fino al quartiere tecnologico di Akihabara e quello modaiolo di Harajuku.

Le ultime regioni a sud del Giappone non sono da meno in quanto a bellezze naturali e non.

Come nel Chugoku dove si trovano i paesaggi unici delle dune di sabbia formate dalla cenere vulcanica di Tottori, o la fiabesca città di Matsue che si affaccia su una laguna. Le attrazioni principali del Chugoku rimangono però la città di Miyajima con la porta rossa di Ootori in mezzo al mare e Hiroshima, conosciuta per il suo triste passato ma rifiorita nel tempo.

Attraversando il ponte Seto-Ohashi si arriva invece sull’isola dello Shikoku, che è caratterizzata da coste frastagliate e da formazioni rocciose che sembrano sculture come nella città costiera di Kochi che è molto amata per le sue prelibatezze culinarie e la festa estiva del Yasakoi-matsuri, dove ben 20.000 ballerini in yukata (abito estivo tipico del Giappone) si lasciano andare a sinuose danze.

Altro punto d’interesse piuttosto popolare a Shikoku è il castello di Matsuyama, custodito fra le fronde di alti alberi.

Ancora più a sud si trova la regione del Kyushu, famosa per le spiagge e il mare turchese delle isole Goto e per le campagne di Kagoshima, con i suoi campi smeraldini a perdita d’occhio e che rappresentano anche un Giappone antico nella semplicità dell’agricoltura e dell’artigianato. Nel Kyushu si trova anche la città di Nagasaki, che con Hiroshima rappresentano un capitolo triste della storia giapponese e da visitare assolutamente in quanto anch’essa è rinata più forte che mai.

Una meta che invece risulta poco mainstream per i turisti stranieri è rappresentata da Okinawa, un gruppo di isole al largo del Giappone. Un piccolo paradiso terrestre fatto di oceani cristallini, spiagge, fondali ricchi e colorati di vita e di un passato unico nel suo genere e influenzato da diverse culture, che rivive nella città di Naha.

Un paese così sfaccettato come il Giappone non può essere riassunto in poche righe, ma va vissuto e compreso anche nelle mete meno popolari e blasonate. Così da comprendere un paese affascinante e lontano dalla nostra cultura.