Visto per Myanmar a Roma
iVisa | Aggiornato il Feb 04, 2020

Se stai programmando un viaggio verso la Birmania (chiamata comunemente Myanmar) e ti sei informato sui documenti necessari per poter viaggiare dall’Italia a quest’altro paese, sicuramente avrai scoperto che dovrai recarti a Roma per ottenere un visto.

Myanmar

Naturalmente questo comporta una procedura ben precisa, che vedremo insieme nel prossimo punto, prima di parlare delle varie alternative.

FAQ

Come chiedere il visto a Roma?

Per chiunque voglia richiedere il visto per questo paese, è necessario recarsi nella capitale per poter fare la domanda. Dovrai portare con te il passaporto in stato di validità (quindi per almeno altri sei mesi da quel momento), due fototessere, una fotocopia del tuo documento di identità e il modulo scaricabile dal sito dell’Ambasciata dovutamente compilato.

Dovrai portare tutto questo all’Ambasciata del Myanmar a Roma e sporgere domanda pagando una cifra intorno ai 50$, dopodiché riceverai il tuo documento nel giro di 7-10 giorni.

Naturalmente per i motivi che abbiamo elencato, questo non è il metodo preferito nemmeno per gli abitanti della capitale, figuriamoci per coloro che abitano lontano dal Lazio e voglio evitare di farsi un viaggio fino al centro Italia solo per poter far un ulteriore viaggio internazionale.

Esistono metodi che cercano di lenire questo disagio tramite l’utilizzo di un sistema di corrieri che prenderanno i tuoi documenti e presenteranno la domanda al posto tuo, ma non tutti sono a proprio agio pensando al passaporto che gira per il paese.

L’alternativa del visto a Roma?

Se un tempo non potevi sottrarti a questo iter burocratico, oggi fortunatamente non è così: infatti sono nati servizi che ti permettono di richiedere il visto direttamente da casa tua, collegandoti ai loro siti internet.

Prendiamo ad esempio iVisa dove è possibile, presentando il passaporto e rispondendo a qualche semplice domanda, richiedere il visto dalla comodità della tua poltrona, in cinque minuti.

Oltre al risparmio di noie burocratiche, c’è anche un notevole accorciamento dei tempi di processo: dai dieci giorni del metodo tradizionale a un giorno lavorativo per quello elettronico.

Non è quindi strano che molte persone si appoggino a un servizio del genere piuttosto che farsi un pellegrinaggio a Roma.

Richiedere o no un visto elettronico?

Per i motivi che abbiamo appena elencato, appare evidente che sia consigliato chiedere questo tipo di documento. In realtà è necessario fare un’analisi prima di scegliere un metodo rispetto l’altro.

Perché? Perché sebbene il visto elettronico porti con sé un discreto numero di vantaggi, ha anche alcune limitazioni che è importante conoscere. Che interessino un turista sono principalmente due: è valido solo per i voli, non per le crociere e, altrettanto importante, è riconosciuto in tre aeroporti diversi, consultabili sulla pagina dedicata di iVisa.com.

Se rientri in questa categoria, allora il consiglio è assolutamente di sfruttare il meccanismo elettronico.

Ho davvero bisogno del visto per andare in Birmania?

Quasi tutti i paesi sono tenuti a rilasciare un visto per il Myanmar, tra i quali possiamo escludere Brunei, Indonesia, Filippine, Vietnam, Cambogia e Laos.

Dato che stai leggendo questo articolo, è probabile che tu parta dall’Italia, in tal caso il visto è obbligatorio.

Controlla tu stesso inserendo paese di partenza e di arrivo sul sito di iVisa.

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